Negli ultimi trent’anni la parola Padania è entrata a far parte della vita quotidiana in Italia. Si riferisce a un’area del nord Italia che si estende dalle Alpi al mare Adriatico. Un territorio che esiste nelle idee di molti, ma che geograficamente, culturalmente e giuridicamente rimane indefinito. Una “regione” percepita nella narrazione collettiva come un insieme compatto e coerente, ma che si è rivelata un insieme di frammenti che nulla hanno a che fare tra loro. *Padanistan* è un’indagine visiva sull’identità di questo territorio, uno sguardo personale sviluppato come un lungo viaggio on the road lungo la principale strada nazionale che collega Torino a Venezia.

Il senso di spaesamento è forse l’emozione principale che proviamo quando attraversiamo quei luoghi, come se la storia si fosse ritirata, lasciando dietro di sé un accumulo di macerie. *Padanistan* è un viaggio in cui spazio esterno e spazio interno si confondono, una sorta di “geografia emotiva” dello spaesamento.

Tomaso Clavarino è nato nel 1986, insegna allo IED  e presso il centro di formazione F.Project. I suoi lavori sono stati pubblicati su Newsweek, The New York Times, Vogue, The Washington Post, Der Spiegel, The Atlantic, Vice, LFI – Leica Fotografie International, The New Republic, Vanity Fair, Frankfurter Allgemeine Zeitung, The Guardian, Monocle, Courrier International, Politico, Al Jazeera, Volkskrant Magazine, XL Semanal, Publico, De Correspondent, D-La Repubblica, Internazionale, Corriere della Sera, Dagbladet Information,  Newsweek Japan, La Stampa, Deutsche Welle, Pulitzer Center on Crisis Reporting, La Repubblica, SportWeek, Tidningen Re:public, FQ Millennium, Open Society Foundation